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Un’area fitness intitolata a Sicignano: diventa realtà il sogno di Tommaso
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Un’area fitness intitolata a Sicignano: diventa realtà il sogno di Tommaso

GROSSETO. Il sogno di Tommaso Sicignano diventerà realtà, attraverso l’opera dei suoi genitori e del fratello. Dopo le iniziative sportive che si sono susseguite nel nome del giovane preparatore atletico di Marina di Grosseto, morto in un incidente stradale avvenuto proprio due anni fa, il 28 giugno 2017, in provincia di Siena, è pronto il progetto per realizzare un’area fitness al Parco di via Giotto: utilizzabile da tutti, dai 18 agli 80 anni, e anche dai disabili. «Abbiamo creduto di realizzare ciò che Tommaso, se fosse ancora vivo, avrebbe voluto e potuto fare», dicono i genitori, insieme all’altro figlio Matteo.

Deliberato l’intervento (a novembre), da parte dell’amministrazione comunale, manca solamente la data in cui l’area fitness da intitolare a Tommaso verrà posizionata: dieci attrezzi, di cui 4 sono utilizzabili anche dai disabili. Il luogo è invece già stato scelto: una sorta di “triangolo” situato qualche metro di fronte alla zona delle tribunette, lato via della Repubblica. Una location destinata a favorire anche l’accesso a chi ha difficoltà di deambulazione. «Il Comune ha subito accolto con grande favore la nostra idea – dicono Paolo Sicignano e Marina Fernanda Bromo, i genitori – Ha confermato un contributo corredo per la realizzazione delle opere edili e di arredo urbano. E noi ci siamo messi a disposizione, ritenendo che Tommaso avrebbe voluto fare qualcosa per la comunità».

Del resto, Sicignano aveva tracciato già da tempo la strada che voleva seguire e i genitori si sono inseriti nel medesimo solco. Appena laureato in Scienze motorie all’Università di Firenze, ricordano Marina e Paolo, si era da subito prodigato nell’analisi del movimento in generale ed in particolare nella ricerca di quale modalità sportiva poteva esprimere al massimo le capacità dell’essere umano. Nella sua tesi di laurea, Tommaso aveva messo in evidenza che uno dei principali problemi della nostra società, riguardo l’attività fisica, è quello di intraprendere un percorso solamente in visione di un obiettivo: che sia lo sviluppo muscolare o l’apprendimento di una particolare disciplina sportiva, e non per il mero desiderio di muoversi. Da qui lo studio finalizzato ad indurre ad una riscoperta generale dell’attività motorie dissociata da ogni appartenenza di tipo materiale o motivazionale. Lo scopo è quello di far riscoprire a ogni essere umano il “movimento primordiale” .

“Area fitness movement class” è il nome del progetto con il quale anche le persone con disabilità e gli anziani potranno trarre benefici dall’attività fitness all’aperto, dal momento che gli attrezzi saranno fruibili anche da loro, grazie alla particolare costruzione basata su un concetto di filosofia “funzionale” . È previsto il coinvolgimento di professori di educazione fisica, attualmente in pensione, che, gratuitamente, presteranno la propria consulenza ed esperienza professionale a servizio di tutti coloro che, in occasione di utilizzo delle attrezzature, vorranno avvalersi della loro competenza per ottimizzarne i risultati.

I genitori si sono rivolti alla Skyfitness, un’azienda specializzata, che fornirà le attrezzature appositamente calibrate per le attività che Tommaso aveva in mente e che saranno utilizzabili anche da famiglie intere. —

Fonte: iltirreno.gelocal.it